Digital Marketing

SEO: migliorare il Posizionamento di un Sito Web sui Motori di Ricerca

L’apparenza, si sa, non è tutto ma è estremamente importante quando si tratta di vendere un prodotto o un servizio. Ogni negozio ha bisogno di articoli di qualità e di una vetrina scintillante, ma un punto vendita esteticamente accattivante e ordinato non è sempre sufficiente per attirare i passanti e trasformarli in clienti: è necessario anche posizionarlo nel punto più visibile della città, possibilmente sul viale principale.

Allo stesso modo, per ogni azienda non è sufficiente possedere una bella vetrina online, un sito professionale, semplice e informativo: anche il posizionamento del sito web è fondamentale per poter acquisire visite e trasformarle, nel caso di un e-commerce, nelle tanto desiderate conversioni.

Che cos’è la SERP? Che cos’è la SEO?

Posizionamento sui motori di ricerca

Cosa si intende per posizionamento? La risposta è semplice, indica la posizione di un sito web nelle Pagine dei Risultati dei Motori di Ricerca, note in inglese con l’acronimo di SERP – Search Engine Results Pages.

Fattori di posizionamento

La parola chiave è dunque posizionamento sulle SERPs; ma quali sono i fattori di ranking? Prendiamo in esempio il motore di ricerca per definizione: Google.

Non è ancora possibile definire con precisione quali siano i fattori di ranking utilizzati da Google, né quale sia il loro preso relativo. Sappiamo solo che Google fattorizza centinaia di elementi – più di 200 – per determinare il posizionamento dei siti nei risultati organici e che l’algoritmo di Google è in costante aggiornamento: ogni anno sono apportate centinaia di modifiche con lo scopo di perfezionare sempre di più i criteri di ranking.

Fattori on-page e off-page

In generale, possiamo affermare che esistono due macrocategorie di fattori tenute in considerazione da Google:

  • fattori di posizionamento on-page, ovvero tutti quei fattori internial sito, che possono essere direttamente modificati da chi gestisce o sviluppa il sito (banalmente, tutto ciò che permette ai motori di ricerca di indicizzare correttamente le pagine);
  • fattori di posizionamento off-page, ovvero tutti quei fattori esternial sito, che dipendono quindi dal comportamento degli utenti del web (ad esempio, citazioni su siti esterni, navigazione e partecipazione degli utenti nel sito, condivisioni ed apprezzamenti sui Social).

L’idea di base è molto semplice: un sito non deve essere solo completo, curato ed informativo per ottenere una buona posizione nei ranking; Google considera anche feedback e referenze esterne, di altri siti e utenti.

SEO: Ottimizzazione per i Motori di Ricerca

Prendendo sempre come esempio Google, questo motore di ricerca ha solo 10 posizioni gratuite in prima pagina e per riuscire a conquistarle è necessario migliorare il proprio posizionamento sui Motori di ricerca? In che modo? Ovviamente con la SEO.

SEM, SEO, SEA

Prima di addentrarci nei meandri della SEO, è bene fare un po’ di chiarezza su alcuni acronimi spesso utilizzati quando si parla di ottimizzazione della posizione di un sito web.: la SEO e la SEA fanno parte della SEM. Ma di cosa si tratta nello specifico?

  • SEM(Search Engine Marketing) è il ramo del web marketing che riguarda i motori di ricerca e che comprende tutte le attività e le pratiche atte a generare traffico qualificato verso un sito internet.
  • SEO(Search Engine Optimization) è l’insieme delle strategie e delle pratiche volte a incrementare il traffico organico di un sito.
  • SEA(Search Engine Advertising) è l’insieme delle strategie e delle pratiche volte a incrementare il traffico a pagamento di un sito, ossia, in altre parole, la pubblicità praticata sui motori di ricerca.

È bene dunque ricordare che una campagna SEO non comprende solo i canali di acquisizione a pagamento.

La SEO come processo complesso

Considerando i criteri di ranking, questo sistema a due categorie di fattori – on-page e off-page – rende il posizionamento meno autoreferenziale e l’attività SEO decisamente più varia e complessa. In altre parole, un buon progetto SEO deve tener conto, per quanto possibile, di tutti gli elementi considerati dai search engine per incrementare la propria performance: si tratta di una miriade di elementi che, seppur singolarmente possano sembrare di poco conto, nel loro complesso rendono in realtà un sito meritevole di posizionamento agli occhi di Google.

Nella definizione di una strategia SEO, è bene fare una premessa fondamentale: nessuna strategia è valida sempre, perché nessun algoritmo è immutabile; l’ottimizzazione, dunque, è e deve essere un processo in continua evoluzione.

Posizionamento SEO

Come definire un progetto SEO da zero

Andremo ora a vedere come procedere per la definizione di un progetto SEO partendo da zero.

Step n.1: analisi iniziale e definizione degli obiettivi

Innanzitutto, come per qualsiasi strategia, è necessario definire degli obiettivi raggiungibili: in altre parole, quanto possiamo aumentare le visite e in che misura questo è effettivamente possibile. Per stabilire i giusti obiettivi è quindi necessario effettuare un’analisi preliminare della sua situazione di partenza del sito web.

Analisi Iniziale

Per poter ottenere un’immagine realistica e veritiera della situazione iniziale di un sito è necessario compiere un’analisi di tipo quantitativo, raccogliendo, ove possibile, quanti più dati disponibili. Di che dati stiamo parlando? Per poter avere una panoramica quanto più completa della situazione, le aree da tenere in considerazione sono principalmente tre:

  • Analisi del traffico (Google Analytics)
  • Posizionamento sui Motori di Ricerca
  • Analisi della Concorrenza

L’insieme delle tre analisi fornirà informazioni essenziali per poter strutturare al meglio un progetto SEO.

A.      Analisi del traffico (Google Analytics)

Innanzitutto, per poter ipotizzare i risultati raggiungibili è necessario utilizzare un programma di analisi del traffico, ossia di tracciamento delle visite. Google Analytics è in assoluto la piattaforma più utilizzata, ma il discorso rimane il medesimo qualora si volesse utilizzare qualche altro software: con decine e decine di grafici e percentuali, Google Analytics permette di visionare e analizzare ogni aspetto relativo a diversi parametri, come Pubblico, Canali di Acquisizione, Comportamento degli utenti e Conversioni.

Le informazioni che devono essere maggiormente tenute in considerazione nel corso della prima analisi di un sito web sono:

  • Visite totali (sessioni)
  • Visite organiche (sessione traffico organico)
  • Pagine di destinazione
  • Interazione degli utenti per canale di acquisizione

Come per ogni analisi delle serie storiche, si consiglia di confrontare un intervallo temporale con il medesimo intervallo dell’anno precedente per eliminare la componente stagionale: sarà così possibile comprendere l’andamento attuale e passato del sito web e monitorarne i progressi, osservando visite e comportamento degli utenti nel periodo per cogliere punti di forza e di debolezza a livello di traffico.

B.      Analisi delle kewyords e del posizionamento relativo sui motori di ricerca

In parallelo, sarà necessario procedere con una selezione delle keywords. Queste parole chiave corrispondono a tutti quei termini di ricerca inseriti su Google e che rimandano a una pagina di risultati corrispondenti a diverse pagine web. Grazie a particolari software – forniti ufficialmente dai principali motori di ricerca – è possibile tracciare le parole chiave più ricercate e quindi più competitive all’interno di una determinata area semantica e tematica.

Un software molto popolare per condurre l’analisi delle keywords è Ubersuggest.

A questo punto, se l’obiettivo è incrementare il posizionamento sui motori di ricerca, è bene procedere con una panoramica dei posizionamenti attuali: anche in questo caso, particolari software daranno una visione precisa delle parole chiave per cui il sito è posizionato, e che quindi generano maggior traffico, e delle aree semantiche che, al contrario, non stanno dando i risultati sperati.

Questo genere di analisi è essenziale per procedere con la definizione di una strategia SEO, in quanto permette di capire la competitività del sito rispetto a determinate parole chiave e di distribuire gli sforzi SEO in maniera efficiente fra le diverse keywords. La scelta delle keywords attorno cui costruire la propria strategia di ottimizzazione è fondamentale: selezionare il mix sbagliato può rivelarsi uno spreco di tempo e di energie, e rischia di compromettere un’eventuale posizione già guadagnata con altre parole chiave.

Chiaramente, maggiore è l’utilizzo di una parola chiave nelle ricerche, maggiore sarà il traffico generato dalla stessa e maggiore sarà l’attenzione rivolta a essa dai diversi siti web, che lottano per accaparrarsi la fetta maggiore di organico posizionandosi nelle prime posizioni delle SERPs. In altre parole, quanto maggiore la competitività tanto più alta sarà la concorrenza, e quindi l’impegno – e il tempo – necessario per posizionarsi con la keyword in questione.

Effettuare un’analisi delle kewyords significa quindi conoscere non solo la popolarità, ma anche la concorrenza di ciascuna parola chiave.

Una volta selezionato un insieme di keywords è bene comunque considerare che la decisione non è mai definitiva: come già detto in precedenza, nessuna strategia è eterna, si tratta di un processo di perfezionamento costante.

Per elaborare una strategia ottimale, è infine fondamentale tenere ben presente la cosiddetta teoria della lunga coda elaborata da Chris Anderson che, applicata alla SEO, suggerisce di prediligere parole chiave meno specifiche, con un volume di ricerca contenuto ma con minore concorrenza e quindi con un tasso di conversione maggiore.

C.       Analisi della concorrenza

Come per ogni altra decisione strategica, prima di procedere con la definizione di un piano è sempre bene fare un’analisi della concorrenza: capire se e come i principali competitors stanno svolgendo attività di marketing digitale è importante quanto cercare di individuarne i posizionamenti.

Per l’analisi non è indispensabile l’accesso a informazioni secretate e riservate: un sito web è visibile e accessibile a chiunque. È sufficiente utilizzare determinati software per individuare gli elementi tipici di una strategia SEO, ricavando indicazioni utili sul genere e sull’entità dell’attività di web marketing svolta.

Definizione degli obiettivi

Una volta completata l’analisi sarà possibile definire gli obiettivi raggiungibili con la campagna SEO e definire quindi parametri e caratteristiche del progetto.

Step n.2: Posizionamento SEO – Search Engine Optimization

Una volta definiti gli obiettivi sarà possibile procedere con la definizione di una strategia SEO. Abbiamo definito in precedenza le due macrocategorie di fattori di posizionamento e spiegato l’importanza di considerarle entrambe per l’attività SEO: una perfetta ottimizzazione del sito, da un lato, e attività esterne che portino al sito buone referenze dall’altro. Cosa significa nella pratica?

  • On-page SEOindica principalmente le attività di ottimizzazione tecnica e qualitativa del sito e l’inserimento di contenuti di qualità.
  • Off-page SEOindica principalmente l’attività di link building ed altre attività di cura del brand, come newsletter e rapporti con gli influencer.

Andiamo ora a vedere più nel dettaglio queste attività.

Principali attività SEO on-page

  • Ottimizzazione tecnica del sito, ossia ottimizzazione del codice, che deve essere completo dei tag necessari per garantire una corretta indicizzazione da parte dei motori di ricerca, e ottimizzazione del server in termini di velocità. Ci sono però anche moltissime altre componenti che dovrebbero essere presenti all’interno del codice per una corretta indicizzazione e che spesso sono ignorate dai Web Master: Meta Tag Keywords, Tag di Formattazione del testo, attributo Title e link per il nome dei prodotti, attributo rel = canonical, file robots, mappa del sito, protocollo HTTPS e tanto altro ancora.
  • Ottimizzazione sulla base delle parole chiave: una volta selezionate le parole chiave migliori per il proprio sito, è necessario inserirle in alcuni elementi degli snippet, quali:
    • Tag Title, ovvero il testo che indica al motore di ricerca il titolo della pagina;
    • Meta Description, ovvero la frase introduttiva che compare nella SERP al di sotto del Tag Titile;
    • Tag Headline, ovvero titoli e sottotitoli che rendono il contenuto testuale di una pagina maggiormente leggibile non solo per gli utenti, ma anche per i motori di ricerca;
    • URL, ovvero la sequenza di parole che identifica in maniera univoca una pagina web;
    • Attributo Alt, ovvero il testo alternativo all’immagine che ne spiega di fatto il contenuto.
  • Ottimizzazione qualitativa del sito, ossia ottimizzazione in termini di usability e web design, come la presenza di widget e collegamenti ai Social Network, l’utilizzo di un sistema di recensioni, la presenza e la qualità dei contenuti informativi.
  • Inserimento e ottimizzazione dei contenuti, quali Blog, box, pagine informative e descrizioni. Per essere considerati di qualità dai motori di ricerca, i contenuti dovrebbero essere ricchi, informativi, ben formattati e completi di keywords, inserimento di link in uscita.

Principali attività SEO off-page:

  • Link building, ossia creazione di referenze positive su siti esterni tramite la pubblicazione di articoli e comunicati stampa che rimandino alle pagine del sito.
  • Link earning che avviene quando i link su siti esterni sono “guadagnati” sulla base della qualità dei contenuti.
  • Condivisione social dei contenuti, attraverso collaborazioni con personalità social di spicco grazie all’influencer marketing.

Costo indicizzazione organico

Step n.3: Analisi dei risultati e monitoraggio

Una volta definita una strategia, è bene considerare che un continuo e costante monitoraggio è necessario per mantenere una buona performance.

Innanzitutto, è necessario un continuo monitoraggio in termini di Reporting attraverso Google Analytics, essenziale per avere una panoramica del comportamento degli utenti e delle conversioni, in modo da ottimizzare il sito a partire dalle stesse interazioni.

In secondo luogo, è bene controllare periodicamente l’andamento del sito in termini di posizionamento, in modo da valutarne i progressi e quantificare i risultati raggiunti attraverso la campagna SEO. Quest’attività non solo è essenziale per verificare ciclicamente i risultati dell’attività, ma si rivela fondamentale per poter apportare modifiche in itinere alla strategia.

Lo abbiamo già detto in precedenza, ma è bene ribadirlo: gli algoritmi dei motori di ricerca sono in continua evoluzione, per questo la SEO deve significare continua tensione al miglioramento, perfezionamento costante ed analisi minuziosa.

Il mondo del Web è, infatti, in perenne mutamento e una piccola variazione negli algoritmi può determinare conseguenze significative. O ancora, più banalmente, con l’avvento di smartphones e tablet una visualizzazione ottimale sui dispositivi mobile è stata introdotta fra i parametri.

È per questo motivo che una costante attenzione in termini di SEO si rende necessaria: il mondo cambia, le tecnologie si evolvono e ciò che funziona oggi potrebbe non funzionare più domani.

Si rivela utile, in questo senso, una continua analisi dei competitors e delle loro strategie, che non solo ne analizzi andamento e posizionamenti, ma consideri anche la struttura del sito e le sue caratteristiche.

Un ultimo consiglio: per ottenere più dati per un buon monitoraggio dei risultati vi suggeriamo di provare un software molto efficace chiamato SEMrush.

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SEO: i Trend del 2023

Come ogni anno nel mondo del Marketing arrivano novità, cambiano gli algoritmi o nuove tendenze.

A tal proposito Google nel 2023 ha introdotto novità per quanto riguarda il tema del posizionamento sul motore di ricerca. Ma quali trend, news e nuove strategie sono state introdotte in ambito SEO in questo nuovo anno?

Già con l’aggiornamento fatto ad agosto 2022, Google ha scelto di puntare sulla qualità dei contenuti penalizzando quelle pagine e quei siti creati con il solo scopo di ottenere un buon posizionamento. Nel 2023, quindi, saranno premiati da Google i contenuti human-friendly, cioè capaci di informare e aiutare gli utenti.

Nel 2023, inoltre, si conferma la necessità di migliorare l’esperienza di navigazione all’interno del sito attraverso migliorie tecniche che consentano, ad esempio, di caricare più velocemente le pagine.

Bisognerà anche analizzare le tendenze in voga tra gli utenti della generazione z e della generazione alpha: i giovanissimi, infatti, effettuano sempre più ricerche attraverso canali non tradizionali come Twitch o TikTok, un social che nel 2023 ha iniziato a presentarsi agli utenti come una sorta di nuovo motore di ricerca.

Non potrà più essere sottovalutate l’accessibilità del sito che deve poter essere navigato con facilità anche da persone con disabilità. Google premierà quindi quelle pagine dotate di accorgimenti quali l’Alt tag per le immagini, descrizioni di elementi non testuali, l’uso di tag per presentare l’organizzazione del titolo o ancora scelte grafiche che rendano il tutto più leggibile.

Come già emerso negli anni precedenti, sarà quindi importante prestare attenzione alle ricerche vocali.

SEO e software di ricerca vocale

software di ricerca vocale sono già notevolmente presenti nella vita quotidiana di chiunque, grazie al fatto che ormai la maggior parte delle persone usufruisce di servizi tramite il loro device mobile. Ma come può questa incidere sulla Search Engine Optimization?

Quando un sito viene ottimizzato per determinate parole chiave è importante includere fonti diverse per ottenere una panoramica a 360° delle query di ricerca.

La Google Voice Search, sarà una presenza sempre più costante nella vita di tutti i giorni dei fruitori di servizi online da smartphone. Sempre più persone la utilizzeranno, quindi sviluppando contenuti attraverso domanda e risposte sfrutteremo questo trend. La Ricerca Vocale di Google funziona proprio secondo un principio di botta e risposta, l’utente pone un quesito a voce e il motore di ricerca presenta più soluzioni attraverso i risultati trovati in linea con le esigenze dell’utente.

Un buon lavoro di ottimizzazione della SEO, anche in ottica di Ricerca Vocale Google, aumenterà le possibilità di ottenere dei risultati positivi anche in questo campo.

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L’Importanza della User Experience nella SEO

Come abbiamo anticipato, anche nel 2023 avrà sempre più importanza la qualità dei contenuti che diventerà perciò un elemento sempre più rilevante in ottica SEO. Inserire nel proprio sito contenuti multimediali come immagini e video permetterà infatti di acquisire maggiore rilevanza e di ricevere i cosiddetti backlink da un altro sito.

Nel campo dei backlink rimane importante il fattore di ranking da parte di Google qualora il nostro sito venisse citato da sito considerato autorevole. La creazione di contenuti di qualità sicuramente aiuta nel guadagno di backlink.

Questa pratica dei backlink è una delle strategie su cui puntare per le SEO, è importante riuscire ad attuare una corretta strategia di web marketing e SEO copywriting.

L’esperienza di navigazione dovrà essere migliorata non solo nei contenuti, ma anche dal punto di vista dell’usabilità mobile. Mobile First dovrà essere ripetuto come un mantra, secondo alcuni dati, infatti, entro il 2025 più del 70% degli utenti utilizzerà internet tramite dispositivi mobile. Google per questo motivo ha implementato l’indicizzazione in ottica mobile-first.

Il proprio sito quindi, per una buona indicizzazione sui motori di ricerca deve essere capace di adattarsi al meglio a tutti i formati, soprattutto il mobile.

Non potrà quindi essere trascurata la User Experience, ovvero il comportamento degli utenti e la loro fruizione del servizio. Si deve perciò porre l’attenzione sull’orientamento del design per il target, sull’ottimizzazione dell’usabilità da parte dell’utente al fine di garantire un elevato tasso di conversione.

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La SEO si Integra con i Social Network

Abbiamo già accennato al fatto che i Social Media sono sempre più legati al mondo della Search Engine Optimization. I social non hanno un effetto diretto sulla SEO, a causa dei link nofollow, ma le interazioni che si ottengono su questi profili sono indice di gradimento e di interesse da parte di utenti e potenziali clienti.  Il loro legame con la SEO è indiretto: una buona comunicazione entrerà nella teste delle persone, portandoli quindi magari a citarci in articoli o linkarci.

Le keywords rappresentano ancora, senza alcun dubbio, l’elemento fondamentale per ottimizzare il posizionamento di una pagina web sui motori di ricerca. Tuttavia, le condivisioni sui social influenzano l’ottimizzazione SEO in quanto aumentano la visibilità dei contenuti, prolungano la vita del sito, migliorano e accrescono la notorietà del brand e hanno un effetto positivo diretto sulle ricerche di tipo locale.

Quindi, i like di Facebook, i retweet su Twitter e le condivisioni su LinkedIn rappresentano tutte delle interazioni che possono portare all’acquisizione del valore aggiunto al contenuto in termini di reachdi traffico e di miglioramento del posizionamento lato SEO. In questo modo sarà possibile osservare una crescita in termini di lead generation e un aumento del numero di conversioni.

Inoltre, spesso le pagine social rappresentano uno dei primi risultati che si presentano nella ricerca del nome dell’azienda o di un brand. La strategia da percorrere è quindi quella di essere presenti con almeno 10 tra i primi risultati nella ricerca sui motori di ricerca del proprio marchio con i profili social. Social come Facebook e LinkedIn sono autorevoli agli occhi di Google ed è facile, quindi, che vengano posizionati in alto.

Un contenuto ben ottimizzato e di qualità avrà un numero elevato di condivisioni e acquisirà sempre più visibilità raggiungendo di fatto una audience sempre più ampia.

La ricerca e l’analisi delle keywords resta sicuramente la base della strategia SEO, ma sta diventando sempre più importante creare dei contenuti adatti ai Social Media.

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Campagne SEO per E-Commerce: Web Design, Struttura e Gerarchia

Gli e-commerce al giorno d’oggi stanno ricoprendo un ruolo sempre più importante per moltissime aziende. I siti di e-commerce si sono sviluppati in seguito all’avvento del digitale e hanno rivoluzionato completamente la morfologia del mercato.

Oltre ai grandi colossi, primo fra tutti Amazon, anche moltissime altre realtà commerciali di dimensioni più contenute, per continuare a operare sul mercato, hanno dovuto adattarsi alle nuove esigenze.

L’avvento di internet ha completamente stravolto le caratteristiche del mercato, portando anche i consumatori a cambiare il loro modo di effettuare gli acquisti che avvengono sempre più di frequente attraverso e-commerce.

A questo proposito è però molto importante sottolineare che, se da un lato l’e-commerce sta acquistando sempre più importanza per le aziende, dall’altro lato, però, molte di queste non dispongono delle conoscenze e competenze necessarie per sviluppare degli e-commerce in modo efficace in quanto non conoscono appieno le potenzialità di questo settore.

Contrariamente a quello che molti ancora pensano, sviluppare un e-commerce di qualità richiede tempo, dedizione e conoscenze specifiche.

Innanzitutto, in fase di realizzazione di un e-commerce è molto importante tenere in considerazione la struttura e la grafica del sito senza però tralasciare il posizionamento che l’e-commerce ha sui motori di ricerca.

Un buon posizionamento sui motori di ricerca si traduce infatti in un incremento di visite che possono poi essere trasformate in conversioni o fidelizzazioni, con un impatto chiaramente positivo sul proprio business.

Per la realizzazione di un buon sito di e-commerce, oltre quanto è già stato detto per i siti web, è quindi importante tenere contemporaneamente in considerazione fattori interni al sito e fattori esterni al sito.

I fattori interni al sito dipendono da comportamenti e azioni che possono essere implementate da chi gestisce il sito. In particolare, bisogna prestare attenzione a:

  • L’organizzazione strutturale dell’e-commerce che deve essere dotato di un menu semplice e intuitivo non solo per gli utenti che lo navigano, ma anche per i motori di ricerca che lo scansionano.
  • Le schede dei prodotti devono contenere le principali keywords e devono presentarsi come un contenuto originale e ben strutturato in grado di descrivere in modo efficace il prodotto.
  • Tag title, Meta Description e URL devono contenere le parole chiave e non devono superare il numero di caratteri visibili nell’anteprima mostrata dai motori di ricerca.
  • La site map deve essere sempre aggiornata e organizzata in modo gerarchico.
  • Le immagini devono essere ridimensionate in modo tale da velocizzarne il caricamento. Inoltre, devono essere sempre inseriti il testo alternative (ALT) e una didascalia.
  • L’e-commerce deve avere una velocità di caricamento ottimale e deve essere dotato anche di una versione mobile friendly.

I fattori esterni al sito che dipendono invece dal comportamento degli utenti esterni:

  • Link esterni su pagine autorevoli.
  • Condivisioni sui Social Media che può essere favorita da un’ottimizzazione del sito per i social media.
  • Recensioni sui siti di opinione per aumentare la visibilità SEO.

Analisi di Mercato, del Contesto Competitivo di Riferimento e Definizione degli Obiettivi

Dopo questa considerazione molto generale è opportuno procedere con lo studio dei passaggi iniziali fondamentali per realizzare un e-commerce efficace e con un buon posizionamento.

Il primo passo fondamentale è l’analisi iniziale del mercato e del contesto competitivo. Questo primo step è molto importante perché permette di avere una panoramica generale realistica su quelle che sono le caratteristiche del mercato in cui si opera, di come ci si posiziona in esso e di quelle che sono le caratteristiche principali dei concorrenti.

Queste attività sono molto importanti in quanto un e-commerce è un’attività vera e propria e non un semplice sito web.

Dopo aver individuato le caratteristiche principali del settore è opportuno procedere con l’analisi dei concorrenti, in particolare dei loro punti di forza e di debolezza. Questi, infatti, sono molto importanti perché aiutano molto anche nella definizione della strategia.

Oltre all’analisi dei concorrenti è necessario procedere anche con un’analisi del proprio posizionamento sul mercato. Se il sito di e-commerce è già presente è fondamentale andare ad analizzare il posizionamento sul web e fare un’analisi del traffico. Se invece il sito deve essere realizzato ex novo meglio focalizzarsi su un’analisi SWOT, ovvero su un’analisi che individui i punti di forza (Strengths), le debolezze (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) del progetto.

In un secondo momento si può passare alla definizione degli obiettivi in modo più realistico e preciso.

Sviluppo di un e-commerce da un punto di vista tecnico

In questa fase devono essere tenuti inconsiderazione diversi aspetti. Prima di tutto è importante occuparsi della struttura grafica dell’e-commerce. Questo, infatti, oltre a essere esteticamente bello e curato dovrebbe anche essere il più user friendly possibile. Qui è necessario quindi prestare attenzione alla scelta dei contenuti, sempre perfettamente formattati e ottimizzati, alla scelta delle immagini e alla cura più generale di tutta la formattazione grafica.

Lo sviluppo di un sito di e-commerce da un punto di vista tecnico è sicuramente molto più complesso di una qualsiasi pagina web, per questo è necessario andare ad arricchire l’e-commerce di tutta una serie di funzionalità e plug-in necessari alla vendita, alla gestione delle vendite, degli ordini e del servizio clienti. I siti di e-commerce devono inoltre essere organizzati secondo una struttura gerarchica che contribuisce a ottimizzare il loro posizionamento sui motori di ricerca.

Inoltre, già in fase di sviluppo tecnico è molto importante prestare attenzione agli elementi SEO necessari per garantire un buon posizionamento. È necessario procedere con un’ottimizzazione dei meta title e dei meta descriptioninserimento di blog, recensioni verificate e pagine informative di qualità.

 

Per concludere, operare nel mercato digitale oggi è molto importante anche se si tratta di un mercato piuttosto complesso che richiede le conoscenze e le competenze giuste per muoversi con professionalità e successo.

Per le aziende è oggi fondamentale saper sfruttare tutte le opportunità che offre il mercato digitale. Per farlo è però necessario disporre di conoscenze e competenze dettagliate. Solo in questo modo è possibile implementare una strategia di marketing digitale di successo e che sappia integrare in modo efficace varie strategie.

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