Storie di Successo

Ridefinire il Piacere: La Rivoluzione Inclusiva di You & Me Hot nel Mondo dei Sex Toys e dell’Educazione Sessuale

Oggi abbiamo l’opportunità di parlare con Antonella Amoruso e Nadia Amoruso, due delle fondatrici di “You & Me hot”, un’innovativa startup che sta ridefinendo il panorama dei sex toys e dell’educazione sessuale inclusiva tramite il loro sito Sex Jujube. Antonella e Nadia condivideranno con noi la visione e la missione di Sex Jujube, nonché le sfide e i successi che hanno caratterizzato il percorso di questa avventura imprenditoriale. Scopriremo come questa impresa sta aprendo nuove prospettive nel settore, promuovendo un approccio più inclusivo e consapevole alla sessualità.

Descrivi la vostra società, di cosa vi occupate?

La nostra startup, “You & Me hot” e il relativo ecommerce Sex Jujube, è nata nel 2019 da un’idea coraggiosa e innovativa di tre fondatrici determinate: Antonella Amoruso, Nadia Amoruso e Silvia Petrella. Ci dedichiamo a ridefinire il concetto di piacere sessuale, con un focus particolare sull’inclusività e sull’accessibilità, garantendo che ogni individuo, indipendentemente dalle proprie abilità fisiche, possa godere appieno di un’esperienza sessuale soddisfacente e consapevole

Questo è l’aspetto che vi differenzia dalla concorrenza e dagli altri sexy shop?

Assolutamente, il nostro impegno per l’accessibilità e l’inclusività rappresenta il cuore pulsante della nostra azienda. Vogliamo che ogni cliente si senta rappresentato e rispettato, creando un ambiente sicuro e aperto per esplorare la propria sessualità senza pregiudizi o barriere. Questo impegno per l’accessibilità e l’inclusività è stato il fulcro del nostro progetto, soprattutto nel contesto dell’educazione sessuale per le persone con disabilità. Da qui l’idea di introdurre un bollino grafico distintivo sul nostro e-commerce, il quale si posiziona su specifiche schede prodotto selezionate dal nostro team di esperti. Quando i nostri clienti con disabilità navigano sul sito, il bollino attira la loro attenzione, segnalando che c’è qualcosa di specifico per loro. Questa sezione dedicata è stata testata e sperimentata da ben 40 persone con disabilità, le quali hanno confermato la sua utilità e il valore aggiunto che ha portato alle loro esperienze.

Inoltre, è stato importante per noi fornire informazioni dettagliate e concrete che non fossero state disponibili prima. Il nostro obiettivo è stato quello di creare un ambiente inclusivo e informativo in cui tutti possano sentirsi rappresentati e accolti, eliminando le barriere che spesso impediscono a persone con disabilità di accedere a prodotti e servizi che sono facilmente disponibili per gli altri.

Questo è quindi uno degli aspetti che vi ha reso una startup innovativa, ci sono altre caratteristiche?

Oltre alla nostra dedizione all’inclusività, ci stiamo concentrando con determinazione sull’importanza dell’educazione sessuale come parte integrante della nostra missione. In collaborazione con professionisti esperti del settore, come il dottore Laforgia, la dott.ssa Azzurra Carrozzo e la dott.ssa Francesca Buonocunto, stiamo portando avanti un dialogo aperto e informativo sulla sessualità anche per persone con disabilità, sia online che offline. Il nostro obiettivo è quello di far sì che l’educazione sessuale diventi parte integrante delle istituzioni e degli eventi di sensibilizzazione. Al riguardo, abbiamo pianificato di portare l’educazione sessuale nelle scuole, nei centri di riabilitazione e in vari eventi. Recentemente, in collaborazione con la dottoressa Buonocunto, abbiamo condotto un test che ha dato risultati promettenti. Tuttavia, come accennavo precedentemente, ci sono ancora sfide da superare, specialmente per ottenere accesso a istituzioni chiave. Di conseguenza, stiamo lavorando a un progetto innovativo per portare l’educazione sessuale anche per strada. Abbiamo iniziato a delineare i temi e i contenuti da affrontare in questa iniziativa, che riteniamo possa essere un primo passo significativo per creare una maggiore consapevolezza e accettazione.

E la burocrazia pubblica vi ha supportato per realizzare questo progetto?

Sebbene abbiamo incontrato alcune difficoltà iniziali, siamo grati per il supporto ricevuto da alcuni enti pubblici che hanno compreso l’importanza della nostra missione e ci hanno fornito il sostegno necessario per superare gli ostacoli burocratici.

Quali sono state, invece, le difficoltà maggiori che avete dovuto affrontare e superare?

Oltre alle sfide burocratiche, abbiamo dovuto confrontarci con la necessità di cambiare la percezione sociale sulla sessualità, superando i pregiudizi e aprendo un dialogo costruttivo e inclusivo sul tema. Tuttavia, siamo determinate a superare ogni ostacolo e a continuare a portare avanti la nostra missione con passione e dedizione.

Come vedete il mercato in generale, sia dei sex toys, sia di tutto il discorso della sessualità? Come vi state preparando a questi possibili cambiamenti nel prossimo decennio?

Prevediamo un notevole aumento della domanda e una maggiore apertura mentale nei prossimi anni, e stiamo investendo in continua innovazione nel design e nella tecnologia dei nostri prodotti, assicurandoci di rimanere all’avanguardia per soddisfare le esigenze in evoluzione dei nostri clienti.

Quali sono state le vostre ispirazioni e le motivazioni che vi hanno spinto a creare questa start-up?

Siamo state ispirate dal desiderio di creare un ambiente di apertura e comprensione in cui la sessualità possa essere esplorata senza vergogna o discriminazioni. La nostra passione per l’inclusività e la consapevolezza ha guidato ogni passo del nostro percorso imprenditoriale, spingendoci a superare ogni ostacolo con determinazione e coraggio.

Per chi fosse interessato, potete visitare il nostro sito https://sexjujube.it/  oppure mandateci una mail all’indirizzo  info@sexjujube.it

 

Ringraziamo Antonella e Nadia per questa importante testimonianza del successo ottenuto con dedizione e impegno per creare un progetto online destinato a dare sempre maggiori frutti.